Le persone che presentano i primi disturbi cognitivi (non riescono a prestare attenzione, sembrano confuse, non concentrate e disorientate, si sentono depresse hanno difficoltà ad esprimersi o a capire il linguaggio di chi le circonda) o che hanno deficit di memoria in peggioramento o demenza devono essere visitate per un approfondimento diagnostico.
Quando fare la visita
La Visita
Viene effettuata un’anamnesi accurata sui sintomi del paziente, sui tempi di insorgenza, su eventuale peggioramento recente; viene eseguito un esame obiettivo generale. E’ utile la presenza di un familiare, poiché le persone che hanno problemi di memoria potrebbero non essere in grado di descrivere i sintomi con precisione. In base ai risultati dell’anamnesi, dell’esame obiettivo e dal risultato degli esami clinico-strumentali si potrà individuare la causa dei disturbi e richiedere eventualmente indagini di secondo livello da effettuare. Durante l’esame obiettivo il medico valuta tutti gli apparati dell’organismo, prende nota dei fattori di rischio (ipertensione arteriosa, ipercolesterolemia, diabete mellito, fumo di sigaretta) ed indica come correggerli.
La valutazione neuropsicologica
Viene eseguita da un neuropsicologo esperto tramite alcuni tests che valutano diversi aspetti della funzione mentale, come orientamento, attenzione, concentrazione, memoria a breve termine, memoria a lungo termine, linguaggio. Viene valutata anche la comprensione, la capacità di seguire dei comandi e di risolvere problemi matematici, la consapevolezza della malattia e l’umore.
Terapia Farmacologica
Non esistono al giorno d’oggi terapie risolutive per i disturbi di memoria o per le demenze, ma ci sono numerose molecole, conosciute come integratori alimentari, in grado di rallentare il peggioramento dei sintomi ed in alcuni casi arrestarli. Esistono molecole che agiscono sulla neuroinfiammazione, una delle cause più frequenti di deficit cognitivo e di demenza. Per le demenze esistono in commercio farmaci tipo gli inibitori delle colinesterasi (Donepezil, Rivastigmina e Galantamina) e regolatori del glutammato (Memantina) utilizzati per rallentare il peggioramento di malattia. Esistono poi farmaci, come gli antipsicotici, gli antidepressivi e gli stabilizzanti dell’umore, per controllare i disturbi comportamentali (agitazione, aggressività, insonnia, depressione) molto frequenti soprattutto nelle fasi avanzate di malattia.
Stimolazione Cognitiva
Unitamente alla terapia farmacologica sono sempre più utilizzate tecniche di stimolazione cognitiva, intervento che mira a rallentare il deterioramento cognitivo ed a migliorare la capacità dell’individuo di percepire ed elaborare le informazioni provenienti dall’ambiente che lo circonda. Esistono interventi di stimolazione specifici per i diversi stadi di malattia, che permettono di mantenere il più elevato livello di autonomia e di qualità della vita del paziente ed alleviare il carico assistenziale dei familiari.
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Dove Parcheggiare
E' possibile parcheggiare presso il Garage Garibaldi con ingresso da Via Torino e da Via Milano e presso il Garage sotterraneo delle Ferrovie dello Stato con ingresso di fronte a via Bologna